Il comune di Acquasparta è entrato nella rete dei Comuni Amici delle Api

Il comune di Acquasparta è entrato nella rete dei Comuni Amici delle Api, per la sensibilizzazione sul valore dell’Apicoltura inteso come Bene Comune, promossa  nell’ambito del progetto “Mediterranean CooBEEration” da FELCOS Umbria, dall’Associazione Produttori Apistici Umbri (APAU), dalla Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo (APIMED) e da ANCI Umbria  che vogliono attivare una politica mirata sulla difesa delle api e della biodiversità e i loro potenziamento, diventando “COMUNE AMICO DELLE API”.

Un’iniziativa che potrebbe sembrare innocua e per un interesse di nicchia, è invece una scelta strategica e politica, sfidante e molto importante per tutti.

In sintonia con la Strategia dell’UE per la biodiversità per il 2030 dal titolo “Riportare la natura nelle nostre vite” dove uno degli impegni chiave da realizzare entro il 2030 nel piano UE per il ripristino della natura è: “l’inversione del calo degli impollinatori”.

Coscienti che la biodiversità è fondamentale per la salvezza e la salute della vita sul pianeta e le api sono garanzia e motore principale dell’impollinazione che riguarda 75% dei tipi di colture alimentari globali.

Abbiamo già realizzato a Novembre un conferenza on line sulle api, “La Giornata dell’Apiarium”, iniziativa che ha riscontrato un ottimo successo di pubblico e studiosi provenienti da importanti Università italiane, iniziativa che potrebbe diventare nel tempo un appuntamento annuale dove fare sintesi dello stato dell’arte in merito alla salvaguardia delle api e insetti impollinatori e la divulgazione dei sistemi naturali di estrazione del miele e delle modalità biologiche accertate. 

E’ stato solo un primo passo, e come Amministrazione stiamo strutturando un percorso ad obiettivi che porti il territorio ad essere pro biodiversità. 

Per questo motivo abbiamo deliberato in Consiglio Comunale, con voto unanime, l’ingresso nell’elenco dei “Comuni amici delle api”, ponendoci diversi obiettivi temporali e opere segno, come : sostenere le attività apistiche del territorio per farle diventare un’opportunità lavorativa e di inclusione sociale; incrementare nel verde pubblico la coltivazione di specie amiche delle api; il recupero delle buone pratiche agricole incentrate sulla sostenibilità; promozione culturale e formativa continua su questi temi; realizzazione di un Giardino delle api e percorsi didattico informativi; promozione nelle scuole per sensibilizzare sul valore dei temi dell’ecologia e dell’economia circolare. 

Il terzo passo importante alla quale abbiamo dato inizio da poco, è l’apertura di un rapporto istituzionale, poi culturale, sociale e magari economico con la Slovenia, uno dei paesi più attenti a questa tematica delle api, Paese promotore presso le Nazioni Unite della Giornata Mondiale delle Api, poi costituita il 20 maggio, e che vede con interesse la collaborazione con la nostra storia e la cultura scientifica dei Lincei.  

Altri progetti potranno essere attivati in seguito, come il gemellaggio euroepo, la “Festa del Miele”, e l’attivazione di una cooperazione attiva tra apicoltori, ma intanto adiamo avanti con “il passo per le nostre gambe”. Due obiettivi come la Giornata dell’Apiarium, e l’ingresso nei 70 comuni amici delle api in Italia, sono stati raggiunti e devono essere portati avanti.

Perché ad Acquasparta? Perché la straordinaria storia scientifica di questo luogo dove gli accademici Lincei produssero l’Apiarium, il primo trattato di descrizione microbiologica mediante osservazione al microscopio, e “dove si produce il miele più buono del mondo che talvolta fa a gara con lo zucchero, sia sotto l’aspetto del colore, sia sotto quello della solidità, sia infine sotto quello dell’uso… dove tra Acquasparta e Portaria si trovano le api regine più docili..”, così diceva e scriveva il principe Federico Cesi nel 1625, circa quattrocento anni fa. 

 

Ci piacerebbe festeggiare il quarto centenario dalla pubblicazione dell’Apiarium, avendo realizzato buona parte di questi obiettivi.  Perché come dice il piano strategico europeo “proteggere e ripristinare la biodiversità è l’unico modo per preservare la qualità e la continuità della vita umana sulla Terra. Gli impegni proposti in questa strategia aprono la strada a cambiamenti ambiziosi e necessari, cambiamenti che garantiranno il benessere e la prosperità economica delle generazioni presenti e future in un ambiente sano.” E noi vorremmo esserne parte attiva.