Api, vespe, uomini. Uno strano rapporto a tre.
Si è tenuto in data 15 luglio il terzo webinar dell’anno promosso da FELCOS Umbria all’interno della “Rete Comuni Amici delle Api”, dal titolo “Api, Vespe, Uomini. Uno strano rapporto a tre”, un incontro dedicato alla crescente minaccia rappresentata dalla Vespa velutina, il calabrone asiatico, originario del sud-est asiatico, comparso in Liguria nel 2012 e oggi in forte espansione sul nostro territorio.

“Le vespe, naturali antagonisti delle api, nei periodi di siccità o di caldo torrido, nelle estati roventi come anche nelle loro appendici settembrine possono divenire un problema. E’ il caso di Vespa crabro, specie nostrana particolarmente aggressiva verso la fine della bella stagione. Vespa velutina, specie aliena di origine asiatica comparsa in Liguria nel 2012, è una vera cacciatrice di api. Può inibire l’attività delle colonie fino a comprometterne la vitalità decimandole e provocando danni economici, ecosistemici e generare seri rischi per la nostra incolumità. Completa il quadro Vespa orientalis, specie nativa diffusa prevalentemente nel Sud d’Italia. Quest’ultima si sta rapidamente espandendo verso nord. A Roma. sono ormai centinaia le segnalazioni a Vigili del Fuoco e Polizia municipale dove, ancora una volta, i cambiamenti climatici fanno la loro parte e le vespe, anch’ esse, ne sono un sintomo. La Società italiana di medicina ambientale (SIMA) nel 2022 denunciava una mortalità annua (fino a 20 persone) causata da punture di vespe e calabroni”.

Sulla base di questo inquadramento tematico, l’incontro è stato introdotto da FELCOS Umbria con il contributo del Responsabile Scientifico della Rete, Vincenzo Panettieri, e condotto da Fabrizio Zagni, apicoltore e tecnico apistico riconosciuto dalla Regione Liguria, cofondatore della piattaforma STOPVELUTINA.IT, sviluppata in collaborazione con enti statali e università. Il relatore ha illustrato in modo chiaro ed efficace la portata del problema: la Vespa velutina è un predatore attivo delle api mellifere, capace di compromettere gravemente l’attività delle colonie, provocando danni economici, ambientali e di sicurezza pubblica. L’espansione della specie pone una minaccia concreta alla biodiversità locale.
Tra i temi centrali, la presentazione del Metodo Z, una strategia di lotta integrata sviluppata dal relatore stesso, validata dal CREA e dall’Università di Firenze, che si propone come uno strumento operativo per il contenimento o l’eradicazione della specie. L’obiettivo del webinar è stato quello di informare e fornire strumenti concreti a Comuni, assessori, tecnici e operatori del territorio, per intervenire tempestivamente, anche nelle aree dove la Vespa velutina non è ancora presente o diffusa. Il riconoscimento precoce e la capacità di attuare misure coordinate sono fondamentali per tutelare le api autoctone, la biodiversità e la sicurezza delle comunità locali.